Danilo Saddi, pubblicherà in questi giorni su questo blog un suo componimento dedicato all'amico di sempre Vincenzo Russo, che il 2 Agosto in quel di Houston, Texas, si sposerà.
Auguri in anticipo, da parte della Redazione!
:-)
lunedì 28 luglio 2008
sabato 26 luglio 2008
Tour Internazionale per Danilo Saddi. In programma dei recital in collaborazione coi Salesiani.
Danilo Saddi,
è stato ancora una volta contattato tramite il suo agente, da una delegazione dei Salesiani che operano in Madagascar!!! A grande richiesta, vorrebbero tutti l'artista della Piana, intento a leggere poesie sotto i cieli Africani!!!
Vi alleghiamo il testo: :-)
Un saluto, La Redazione
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Carissimo Danilo, anzi Dottor Saddi!
me lo dici così,per caso, che ti sei laureato! i miei complimenti e la mia stima che si aggiunge a quella che già avevo di te.
La tua mail mi raggiunge un po' lontano dalla Residenza. Infatti mi rovo a 9ooo km! ed esattamente in Madagascar (vedi l'Atltante!) per una esperienza di missione con un gruppo di giovani. Siamo due salesiani e 7 ragazzi/e. Ci troviamo a Ivato, vicino all'aeroporto, ad aiutare i salesiani che qui lavorano per i ragazzi più poveri.
Ed è una esperienza molto forte perché non si pensava che ci potesse essere ancora tanta povertà, anzi, miseria! dove il pasto cosnsiste veramente in un piatto, abbondante, di riso bollito e...basta! per non parlarti delle abitazioni private, dei vestiti...e dei servizi sociali che non esistono! Assistenza medica, in parte, solo per chi lavora con un contratto e si devono portare da casa materasso, lenzuola emedicine...ma è questo solo un piccolo flash!
Nonostante le difficoltà della lingua ci siamo inseritiabbastanza bene e abbiamo una giornata piena piena: dal mattino alle 6.00 fino alle 17.00. Alle 18 è buio totale; laluce pubblica non esiste ein pratica si va a letto alle 21.00 e anche prima.
Finiremo questa nostra esperienza il 3 agosto. Abbiamo iniziato il 30 giugno.
Nel complesso ritengo che sia una cosa che lasci il segno soprattutto nei giovani.
Per quanto riguarda la residenza puoi immaginare che è questo un periodo di partenze e credo che ad oggi ne siamo rimasti non più di una decina.Girerò i tuoi saluti a Marco e compagnia a mezo mail.
Per quanto rigurada ilmio futuro credo che purtroppo, dovrò lasciare la Residenza per ricoprire un altro ruolo in un altro Istituto salesiano sempre qui a Roma. E' purtroppo questa la nostra vita! Ci terrei però a rivedeti. Se ti capita di ripassare o ritornare a Roma cerca di contattarmi.
Ti ringrazio del saluto affettuoso e cordiale che ricambio e raddoppio.
me lo dici così,per caso, che ti sei laureato! i miei complimenti e la mia stima che si aggiunge a quella che già avevo di te.
La tua mail mi raggiunge un po' lontano dalla Residenza. Infatti mi rovo a 9ooo km! ed esattamente in Madagascar (vedi l'Atltante!) per una esperienza di missione con un gruppo di giovani. Siamo due salesiani e 7 ragazzi/e. Ci troviamo a Ivato, vicino all'aeroporto, ad aiutare i salesiani che qui lavorano per i ragazzi più poveri.
Ed è una esperienza molto forte perché non si pensava che ci potesse essere ancora tanta povertà, anzi, miseria! dove il pasto cosnsiste veramente in un piatto, abbondante, di riso bollito e...basta! per non parlarti delle abitazioni private, dei vestiti...e dei servizi sociali che non esistono! Assistenza medica, in parte, solo per chi lavora con un contratto e si devono portare da casa materasso, lenzuola emedicine...ma è questo solo un piccolo flash!
Nonostante le difficoltà della lingua ci siamo inseritiabbastanza bene e abbiamo una giornata piena piena: dal mattino alle 6.00 fino alle 17.00. Alle 18 è buio totale; laluce pubblica non esiste ein pratica si va a letto alle 21.00 e anche prima.
Finiremo questa nostra esperienza il 3 agosto. Abbiamo iniziato il 30 giugno.
Nel complesso ritengo che sia una cosa che lasci il segno soprattutto nei giovani.
Per quanto riguarda la residenza puoi immaginare che è questo un periodo di partenze e credo che ad oggi ne siamo rimasti non più di una decina.Girerò i tuoi saluti a Marco e compagnia a mezo mail.
Per quanto rigurada ilmio futuro credo che purtroppo, dovrò lasciare la Residenza per ricoprire un altro ruolo in un altro Istituto salesiano sempre qui a Roma. E' purtroppo questa la nostra vita! Ci terrei però a rivedeti. Se ti capita di ripassare o ritornare a Roma cerca di contattarmi.
Ti ringrazio del saluto affettuoso e cordiale che ricambio e raddoppio.
Don Antonio
sabato 5 luglio 2008
Nuovi articoli in cui è citato Danilo Saddi!
Ennesima graditissima operazione promozionale per il cortometraggio "Visioni", girato interamente a Roma, di cui il soggetto è stato scritto da Danilo Saddi. Vi proponiamo un'anteprima di uno dei pezzi, ed alcuni link attraverso i quali potete accedere ad una sorta di rassegna stampa. Vi ricordiamo che la regia del corto, che adesso è anche on-line, è di Filippo Mammì, grande amico di Danilo dai tempi dell'esperienza universitaria del suddetto nella Capitale, come studente di Letteratura e Cinema.
In autunno, previste le riprese, sempre nella Capitale, per il nuovo cortometraggio di Danilo Saddi che dovrebbe occuparsi anche della regia, così come è stato per la pellicola girata di recente, nella "Piana dei Miracoli" di Milazzo.
http://www.tropeamagazine.it/tropeanews/
http://www.tropeamagazine.it/tropeanews/visioni/
http://www.tropeamagazine.it/tropeanews/filippomammi.pdf
http://amicidellacalabria.blogspot.com/
http://www.tropeamagazine.it/tropeanews/visioni/
http://www.tropeamagazine.it/tropeanews/filippomammi.pdf
http://amicidellacalabria.blogspot.com/
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Visioni, un corto del reggino Filippo Mammì, senza fine e senza inizio che diventa interminabile
(F. Vallone) 'Visioni' è un cortometraggio molto particolare del giovane regista reggino Filippo Mammì. Nato nella città dello stretto nel 1981, Mammì vive ed opera tra Reggio Calabria, Tropea e la Capitale dove è regista e sceneggiatore. Sul campo ha avuto svariate esperienze, da figurante in trasmissioni televisive Rai e Mediaset, a segretario d'edizione e aiuto regista, da comparsa in "Gente di Mare" ad assistente alla regia in altri lavori cinematografici. Un esperto quindi e un grande appassionato di cinema, e si vede dal linguaggio, dalla ritmica e dalla punteggiatura che usa, che con il corto "Visioni" entra a pieno titolo nel professionale presentandosi con una storia, un personaggio e un profondo viaggio introspettivo. Un itinerario tortuoso nelle proprie paure, in quelle più intime, violate dalla gelosia, dal terrore della fine, dell'abbandono. È un viaggio, dicevamo, che inizia con la stessa scena che avrà la parola fine. Quattro spari, quattro colpi di pistola in rapida successione che aprono e chiudono il film. Sono gli stessi identici spari ed è lo stesso nero assoluto che apre e chiude il racconto. Si apre con il racconto di un racconto-confidenza il cortometraggio di Filippo Mammì, una sorta di sfogo con un amico che poi diventa 'l'altro' inaspettatamente, improvvisamente, irrimediabilmente. Una storia, come tante, di un amore a due che finisce e diventa a senso unico senza motivi apparenti ed evidenti, così come accade nella vita reale. Nessuna spiegazione razionale all'abbandono, solo scuse, richieste di tempo e periodo di riflessione. Nel personaggio entra un io che si materializza. Un fantasma che prende corpo ed un viso, un ragazzo che parla facendosi vedere, provoca, poi sparisce e riappare. Il finale a sorpresa chiarisce e scurisce improvvisamente la traccia con un fondo di nero e i quattro colpi di pistola, incontrandosi con l'inizio del film e della storia che in questo modo, come in un circolo vizioso, può ricominciare eternamente, infinite altre volte ancora. O forse fino a quando la ragione non scopre che sono solo e semplici 'visioni'. Un bravo meritato al giovane regista Filippo Mammì per la sua opera prima e per tutti gli attori dell'opera. Indovinate le musiche fatte eseguire appositamente per il film da Anna Mammì e le scelte su Beethoven e Chopin. Il corto è interpretato da Fabrizio Calzolaio, Eleonora Baliani, Andrea Pasquettini, Deborah Romagnolo, Riccardo Tamburini e Paolo Frega, direttore della fotografia lo stesso Paolo Frega con l'assistenza di Angela Di Sante, montaggio di Francesco Fausto, il soggetto è di Danilo Saddi e la sceneggiatura di Filippo Mammì e Alessio Innocenzi. Organizzazione generale del film di Stefano Zito.
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