domenica 24 giugno 2007

Passaggio tratto da "La marea e la musa"

"...L'istante appare rarefatto. La testimonianza di un passaggio balena nell'ossimoro del non senso.Ti ritrovi a meditare sulla spiaggia, che immortala la trasposizione che ripiomba a salvare l'inganno dalla calura. La sabbia è un grigiore umido di maree girovaghe. Le alghe sono il simulacro di chi si nascose in un fondale d'amore. Le conchiglie sono la prigione dell'eco di un amore da grotta azzurra. Le stelle marine sono una porzione di galassia salata. Le isole lontane e non sconosciute sono il caso dell'apparente e costipato reticolo geografico che ci attanaglia e ci fa sorridere in un estasi di pazzia. L'orizzonte solcato in un moto illusorio da una barca a vela, porta i profumi mai percepiti, nella direzione delle peripezie del cuore che non trova spazio. Resta solo, ammutolito nel buio di ua stanza della circostanza. Il promontorio è il parapetto per le onde che scagliano gli umori là dove le sirene non incantano i naufraghi. Ad affievolire le pene di chi ride nell'interpretazione, la musa di bianco vestita. Qualche volta le sue vesti sono colore dell'oro. Altre colore dei fiori di campo. Altre colore dell'aba. Altre, colore di lapislazzuli e salgemma. Altre color grano...altre color di rosa bianca tinta dal sangue..."

1 commento:

festina_lente ha detto...

W Lui!!!
E' chiaro!

"Da solo guardo le stelle
confortato dai giovani d'oggi"

Baci