mercoledì 28 novembre 2007

L'impercettibile danza del vissuto e la sfida dell'irrealizzato


Alcuni versi di autori, ad alcuni noti e meno noti, hanno accompagnato, ed accompagnano, le mie riflessioni notturne che nello stesso specchio lunare, tracciano quelle trame di un ordito ancora recondito e pregnante di allusioni non mistificabili...


"Il più bello dei mari è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto."

Nazim Hikmet, Poeta turco

4 commenti:

Anonimo ha detto...
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Collaboratori e Collaboratrici della Nuova Ricerca Calibrata, progetto artistico e culturale ha detto...
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C'è chi risulta essere un "voltagabbana" perchè riflette sul vero senso correlato ai rapporti umani, (è il caso del sottoscritto) e chi risulta essere un vero Voltagabbana, in funzione dell' accezione del termine, perchè manda a quel paese un amico, solo in virtù di problemi depressivi che si sono inverati in netta antitesi rispetto agli anni precedenti.

Bra ha detto...

sai bene che io adoro Hikmet...