venerdì 10 agosto 2007

La chiamata e l'apologia dell'amore

"(...)Non è affatto facile sondare in un certo qual modo quelle remote regioni di quella che appare, come l'avanzata della stessa proliferazione di essenze in attesa di germogliare tra i campi che si specchiano dinanzi all'alabastro e dinanzi alle distese marine.
Ad ogni modo, la mia esperienza africana sarà soltanto il preludio, di un'altra esperienza che spero possa essere davvero una sorta di "correlativo oggettivo", a seguito di una moltitudine di riflessioni che balenano in me, al di là di condizionamenti di vario genere e tipo...
Ormai è da dare praticamente per scontato: entrerò nell'ordine dei salesiani. Il mio progetto, a seconda di quelle che saranno le direttive prevede in ogni caso di proseguire gli studi. Di fatti, potrei conseguire la laurea in teologia così come prevede il percorso di formazione di ogni sacerdote.
Mi accoglierà così questa congregazione della quale in un certo qual modo faccio parte da circa quattordici anni, fatta di presbiteri e di fratelli laici. Devono essere ancora chiariti inumerevoli dettagli, ma personalmente vorrei tanto attivarmi presso una delle comunità salesiane che operano in Madagascar. Ecco questa è una delle tante idee. Un'idea per rispondere a quella che appare come la vera natura. La vera natura del sentimento per antonomasia. Una sorta di ipotassi della poetica della vita a mio avviso...Sia chiaro, non voglio assolutamente concatenare in maniera metaforica, i percorsi ed i discorsi che sono pregnanti di metonimie e di deliri.(...)"

Continua...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao. Ma sei Danilo? Il laureando in Lettere? Quello di L.M.S.?

Anonimo ha detto...

Danilo, se sei proprio tu sono sconvolta... Non c'è stato tanto modo per poter parlare ma ricordo ancora del nostro bacio...Non puoi dirmi così che ti fai prete...

Per favore contattami.

Sono quella ragazza di S.S.A....

Ricordi?

Meglio che non ti dico come ho fatto a sapere dell'esistenza di questo tuo blog.