giovedì 2 agosto 2007
-La membrana tattile che svela i contorni del tuo vissuto, amore, amore mio...-
"...Nella morfosintassi del vissuto , si cingono in solitaria il capo, quelle figure retoriche che emergono dai fondali ormai setacciati da uno scandaglio, che è lo stesso elettrocardiogramma di un non amore da manuale.Cerchi di giustificare la partenza, immortalando le tue stesse analessi che invogliano il pellegrinaggio ad abdicare dinanzi all'effimero cristallo della prolessi.La stessa sinestesia è un eco purpureo che avviluppa i moti lattiginosi. Oggi giorno non ti resta che sfalsare la congettura attraverso un amore che ti vive accanto, che scruta i tuoi stessi passi, perdendosi e ritrovandosi nella clessidra del tempo che mette in opera la scalinata dell'età.I nostri pensieri rendono il processo di deglutizione ancor più arduo. Un nodo in gola ti strazia. Il respiro si fa affannoso. Il cuore impazza, ed il tempio si fa simulacro della perdizione fatta meritocrazia di funamboli. L'irrazionale ha il sapore indefinito di un curioso ed acro suono di violino notturno. Tra le piazze solo una a scintillare, quasi fossero lì, i diamanti di una collana, donata ad una lei meditabonda ed affascinante a tal punto da toglierti il respiro al suo semplice passaggio. Un vero peccato però, ritrovarsi sulle spiagge deserte, dove i sipari che non esistono vengono pedissequamene aperti e chiusi...presentando il tragi-comico della disperazione che in un' estasi da volo lunare lascia i malfattori, i detrattori, i critici eventuali intenti a scolpire o ad eliminare (ingannando, accecando , e confondendo) quelle pietre di basalto, fuliggine, conchiglie, felci, salsedine, e muschio intirizzito dove "lei" passò..."
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