giovedì 19 luglio 2007

Commistione di scritti organici e disorganici.


"La sciara di fuoco incalza: solo i binari morti e le spiagge da plenilunio in contrasto"

di Danilo Saddi

(...)Per certi aspetti la crisalide degli attimi lascia spazio all'incompiuto che, multiforme sfida le barriere del parcellizato ormai nel contempo, cristallizzato.Le sequenze evocative di piani della memoria scenica si intersecano in coaguli, che sanno di fiato di vita. L'introspezione effimera di consensi inesistenti, non oltrepassa il non senso, anche quando il sole di attimi d'eterno si traspone in mondi di celluloide.(...) Le logge dei sapienti, risplendono in quel contraddittorio peregrinar languido. Le sterpaglie d'altronde sono i detrattori di quei vuoti rubati al silenzio.Non c'era nulla di veritiero in quelle menzogne che balenarono tangibili nel sottopalco.Le comparse ormai immortalate contemplano il limite.Quel muro di cinta suddivide il tutto, se non il girato stesso, in sequenze che sanno tanto di amarcord di film muti di un'altra realtà d'america.Ci sentiamo tutti un pò saltimbanchi.Lo scambio di opinioni si fonde col silenzio che sa di puzza e tanfo di antichi convogli vissuti.Eccola dinanzi all'esito perentorio, la profezia di pulcinella.La sensibilità e la pietà camminano fianco a fianco, lungo quel marciapiede...piano-sequenza ideale di storie che in realtà non esistono.Ci si chiede effettivamente, cosa di viscerale vi sia in quel ripiego che ormai diviene mistificato e sterile di giudizi e commenti di consueutudine.(...)L'avventura di anni di Calibrata, enuclea in se ciò che non è contestualizzabile nell'humus di orizzonti che non esistono.Il profano e la religione stessa, fatta di preghiere all'unanimità rispetto ad evanescenze mortali o immortali, operano quasi dotate di azione propria in funzione di specchi riflessi.La stessa nebulosa- che è per noi origine, evoluzione, vita, morte, destino, caso, intervento, festa, farsa, bagliore, ragnatela esistenziale, gabbia, ripiego, inganno, sortilegio, alchimia ...- assume forme indefinite in evoluzioni congenite.Lo stesso marasma da fase primigenia ed archetipica, tinteggia la consapevolezza, che sospinta da impotenti lassi di tempo si ritrova lì. Fedele compagnia di tutte quelle albe che si scorgono forse...si scrutano...(...)Le storie che si fondono alla miscellanea di congenite alienazioni, balenano nell'impulso, nell'urgenza di un richiamo ad alte sfere dell'arte.Probabilmente le nuvole della mistificazione incedono in contemporanea al passo furtivo, di chi ha capito il segreto ma sorride dinanzi alla palude ed al suo sparviero.Son proprio le delimitazioni di quei focolari ricreati, a barricare l'individuo in quel claustrofobico ben vissuto dramma, da consenziente.
D'altronde ciò che non lascia spazio alle illuminazioni di sogno è la stessa scelta.Casuale, concreta, inesistente ed indefinita che sia.Tutto si perde e la logica stessa rivive di sprazzi inesorabili.I lontani echi che non ci appartengono, riescono ad eludere solo la visione riflessiva di vagabondi cani.(...)Come concretizzare?Come attorniarsi di crepuscolari /eterogenee riflessioni quando una via è chiusa al transito esistenziale?Così come -Il candore- apre i varchi di possibilità immonde, i bagni che rivivono in incontri da soprannaturale, appaiono vuoti e deserti.Le distese sconfinate in regioni solo immaginate, scorgono viandanti che ad un pensiero mirano.-La sera di brina,- non da spazio al lamento onniscente e silenzioso.(...)Le avvilupate trasposizioni immortalano solo quelle sequenze che l'anima errabonda traspone dinanzi ad un libro.Le labbra permettono al flusso dell'anima di concepire lo stesso sogno fatto romanticismo.(...)Le illusioni non fanno altro che costellare l'universo ormai saturo. Nuove costellazioni si scrutano. Il sogno d'amore ci fa compagnia.(...) Lo si scorge ai quattro angoli del mondo che nel suo multiforme gioco di illogicità fatto incanto, conclude il suo giro di valzer con tanto di piroetta e piano americano su una coppia di amanti da favola.Le comparse non esistono...Eppure ce le ritroviamo accanto quasi come compagni immaginari che nella penombra di un carcere, scorgono quei pensieri che rendono vero ciò che non esisterà mai.I copioni teatrali ed i mondi filmici danno un senso a tutto.Il gas è quel non so che di effimero ed onnipresente che nel piano metaforico si scorge puntando gli occhi alla luna, ed a quella strada battuta da folle e pellegrini, quando un aguzzo cancello spicca al di sotto di tetre notti. (...)Eco di presenze i fuggiaschi pipistrelli.Il cavalcavia in effetti è il luogo magico dove nel degrado scorgi ciò che l'imondo riesce spesso a mistificare.Le periferie sono i centri operativi di quella vicenda esistenziale che ritrova in quei luoghi deputati l'origine di tutto ciò che è: il senso lirico dell'evocativo.Le gabbie fanno parte delle nostre esistenze. Spesso non ce ne rendiamo conto, ma imprigioniamo la trasposizione, facendone tragedia da suicidio per altri.Il silenzio ha una duplice finalità in questa storia.Da una parte, lascia spazio all'incompiuto, ed alla forse calibrata nostalgia di mondi fanciulleschi.(...) Dall'altra può mettere in crisi chi è solo ma cerca sempre di porsi positivamente dinanzi all'oggi che a quanto pare, è.Le allegorie, in funzione dei miei studi umanistici, rivivono in quelle pagine che al di sotto di neon stilizzati di cultura danno spazio al trasposto onnipresente.Le principesche vicende si inverano così come i bruchi della frutta ricercata riescono ad attanagliare chi vuol fuggire.Una figura femminile d'altronde è al centro dell'architettura narrativa, di quel nucleo tematico, che solo pochi eletti riusciranno a scorgere in questa mia storia che vien spesso considerata, da quei compagni d'avventura che aspettano un mio ritorno.Le colombe irradiano il giorno in quei cieli tangibili.Il solco è proprio ben delimitato.(...) La dimensione è al di sopra ci ciò che rendiamo alternativo e come
forse...un ripiego.Il volo dei gabbiani ci induce a riflettere in concomitanza con la leggiadria che alle volte ci accompagna. La distesa lunare che fluttua nello specchio marino è il senso stesso delle correlazioni col progetto.Il fiume è un immagine. E' il senso stesso delle nostre pianificazioni che si scontrano con lui: Il tempo.Il piano sequenza riesce ad esser parte integrante del mondo di celluloide che è la nostra vita. Non siamo ad Hollywood però, ed i cachè miliardari sono per i divi.La sceneggiatura da forse un senso a ciò che presentiamo al pubblico che non paga.Peccato che le spiegazioni non siano state date.L'amore vuol esistere quando una principessa od un principe percorrono la strada del sole, in concomitanza
con la visione dell'orizzonte.Il ponte di un romanzo è proprio quello che rotrovi in una periferia evocativa...matrice, origine, incanto, senso, poesia,filosofia di tutto ciò che crei.(...)La ragazza è il soggetto che cerchi anche quando sei attorniato da consuetudini e da visi ben troppo noti.L'amore per l'arte è ciò che ti insegna una dama, assorta nei suoi corridoi. In chissà quale pergamena trova spazio questa vicenda. Le maree sono la componente di una ben più ampia distesa che racchiude buona parte, se non quasi tutta la verità.Il drive in, lo vedi spesso in tv. In quei film americani che spesso entrano in gioco.Una tenda fluttuante e la spinta verso il notturno mondo che è.Le Orchidee selvatiche e la malva notturna invece, si scorgono si in vari luoghi deputati, ma nel mondo
sstesso che scaturisce all'evocativo. Il bambino è la speranza. La concretezza di aver vinto quella guerra che è tale solo per chi l'ha vissuta. Il fantasma è quella presenza tetra che spesso incontri nell'oscurità avviluppata di drammi mentali soprattutto. Lo scrutare in maniera sovversiva il rigagnolo dell'inutile vita fonde i pianti sommessi con le malinconie palesate da un volo di rondine al mattino, dopo una notte passata tra il candelabro e la signora Vergogna. Le memorie classiche sono la chiave di lettura di quelle poesie che rientrano nell'ambito del progetto. La risacca del mare cancella i ricordi. Ne traspone altri. Scuote i sassi. Ascoltare significa operare una cernita rispetto al count-down.Ogni attore celebra i propri riti secondo la drammaturgia che si mistifica rispetto alla sorda risatta, fatta
apoteosi di un suicidio meditato ma non inveratosi. L'algoritmo, è lo scevro trattato di un'odissea fatta tua. Solo le barche arse dalle salsedini non rimosse dai venti di fuoco dinanzi a noi??D'altronde ogni sparizione, ci ha abituati a ritrovare i lampi di fuoco e le sospinte essenze di salsedine
proprio nella piana, dove ogni gesto rammenta l stesso rammarico dell'aver vissuto il vissuto.Cerchiamo di identificare il cadavere ormai galleggiante. Il codice binario non si decifra, e solo e lamiere tappezzate di consuetudine fatta procastinabile divergenza/assenza, danno spazio ad un volo d'asfalto.Lui è tutto. E' l'importanza stessa di esserci. Di far parte di quella macchina organizzativa che in questi anni ha dato vita al progetto dei progetti.(...) Si fonde ogni respiro con la dea dell'irreale che ci accompagna verso le regioni remote ma non note agli occhi dell'incredulo che spesso è vittima dell'assassino di nome disincanto(...)

- Ho trasposto alcune mie riflessioni su quelle che attraverso la lente del biografico, considero come "nuclei tematici", o "figure retoriche" o "allegorie" fatte visione. Ho disdegnato di allegare questa sorta di "saggio introspettivo" nell'interezza. Ai fini del progetto ho enucleato solo i nodi cruciali.-



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