mercoledì 11 luglio 2007

Il terrore di cercarti amore mio...



Per "assemplare" (termine coniato dal padre della letteratura italiana, Dante Alighieri e ben noto ai copisti medievali...), i frammenti biografici e non di questa mia trasposizione fatta irreale avventura terrena, non basterebbero chissà quanti book. Ecco che capita allora, come in questo caso, di "buttar giù" dei versi dedicati ad una lei...Versi sparsi ma non persi (almeno spero).

Il terrore di cercarti, amore mio.

"...Vago tra le peripezie di un desiderio
fatto attesa. Nell'assurdo, nell'insensato di
un fondere fiato e parole per la dama
dagli occhi azzurri, osservo gli
spettrali tralicci di Bastione.
I cieli sovrastano l'immenso di un oltretomba
fatto schermo.
I fantasmi di via Torretta, è come se...
fossero consapevoli del grigiore che ammalia
i segregati tra anima, cuore, e mente.
...il ghigno sordo di rabbiosi cani allontana
i soli mai estinti di salgemma.
Le cave pietrificano l'incombenza
che diventa urgenza e richiamo per le vespe.
Nella notte, i guanciali dei cuscini non conoscono
visi di quiete e danza onirica.
Resto solo tra le tende lunari ad aspettare.
Il telefono percepisce le assenze, e l'etere
è irradiato dai fasci che tracciano la rotta.
Vorrei cercarti. Ho paura. L'alba segna un'altra avanzata
fatta tua...tacita...sparizione. .."

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