"...Lo sciame interstellare si disperde, e come in un film muto, dinanzi alle scene più toccanti non resta che commuoversi e ringraziare la settima arte.
Il fugace volo di crisalidi meditabonde si confonde, col putrido e con la miscellanea dell'ingiustizia.
A rischiarare i deliri onniscenti di un artista girovago, lei...Lei che appare dinanzi ai solstizi che inebriano i gabbiani placando o infervorando le maree che non si danno pace.
Solo la notte testimone, ed il lontano eco di una memoria che scandisce gli attimi illusori ed inesistenti di un bacio sulla spiaggia...tra i fiorami sparsi ma non persi...mentre i bimbi raccolgono le ultime stelle salate e rossastre...le ultime conchiglie ancora custodi...del fiato del fondale.
La fuga non demorde. Prende forma. E lui è lì. Catapultato sul set del quotidiano. Il progetto corre, impazza è una funambolica peripezia che si perde nella stessa acrobazia illogica che scandisce anche l'ultimo addio. Un sorriso che nasconde la tragedia non ammessa. Un amore irragiungibile. Un coltello tra i denti della dea dagli occhi azzurri. Un tic-tac da suicidio notturno...e la mano che tende...tende lui...nell'oscurità. Cerca di sfiorarle il viso...di vivere del suo respiro...ma sul davanzale trova solo la finestra dove lei, ritrova la sua verità."
Per queste storie, che riecheggiano tra le stanze ed i quaderni che custodisco nel puzzle della cinematografia fatta simulacro e tempio, pubblico il book di poesie "La cometa ed il giullare dietro il sipario". Presto avrete un'anteprima su questo blog.
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