domenica 15 luglio 2007

"I versi sparsi ma non persi" Contributo n. 1. " La radura dell'errante"




"...Pozza adombrata da felci agonizzanti.
Tetro anfratto di spetrale memoria.
Giunchi smorti e rocce corrose.
Acque putride e ronzii ammalianti
di mosche alla ricerca di cadaveri
decomposti, dinanzi all'abete del
focolare ormai estinto.
Il povero moribondo è stato sepolto.
Non un individuo al suo funerale.
Il prato bruciato dal solleone divampa
verso le praterie antistanti.
Un' altalena accompagna gli ultimi
respiri di un aspirante cadavere.
La catena è il passepartout
per chi vuole ingabbiarsi.
Il fuggiasco, accarezza le pareti di
malva, resina, e tronchi, con fare sospetto.
I rami spettrali sono accarezzati dal fogliame
non estinto.Le luminescenze allo zenit irradiano
la radura che si fa teatro, di una carrelata laterale.
La steady cam avanza ma il nulla è un personaggio
multiforme.
Rincorre la peripezia fatta addio, e non c'è fiato,
non c'è risacca, non c'è canto di usignoli, non c'è tempo,
non c'è spazio, non c'è vita, non c'è morte.
C'è solo la figura aggraziata di una chimera del
quotidiano che ci ha lasciati nelle retrovie
che intontendo il folle passante, forniscono
una nitida immagine che serpeggia e galleggia.
-Oscurità incestuosa. Duellante martirio di chi
vuole immolarsi. Riflettore del cielo ed individuo
nella fossa di fango.
Mano conficcata nel putrido coagulo. Lacrime d'asfittico
divenire. Uno sguardo al di là del mortorio di una
schizoide menzogna...-"


Continua...

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