lunedì 9 luglio 2007

La fanciulla di cui ho paura a dire il nome. Frammento uno.



"La fanciulla di cui ho paura a dire il nome"

Non esiste più lo spazio.Ti ho persa al chiar di luna,
nella paura di un non rifiuto.Tace la vergogna,
e le mie notti sono un valzer col terrore di
saperti tra le braccia di un altro.
Aspetto in silenzio, il sibilo della verità.
Percorro le strade vuote e tendo la mano verso
il nulla.Aspetto un segno, dalle coltri stellari,
o dall'etere, fatto messaggero in un era non mia.
Devo affrontare una nuova alba.Non posso averti.
Si gelano le primule, mentre l'estate incede,
ragranellando i frammenti di verità, che come
foglie di gelsomini spazzate dai venti della riviera,
inebriano i volti di chi non ama.Addio, amore mio.
Ti rivedrò?Lo scandaglio del soliloquio non è
un suicidio.Percorrerò quelle strade dissestate
aspettando la reclame?Oppure udirò il tuo nome
abbagliato dal tuo sorriso che rischiara il passaggio
terreno di chi non ti merita?Il fazzoletto avvolge le
lacrime di sangue, mentre il campo arato ci vede
testimoni, mano nella mano.Storia che mai esistì.
Il turbine stellare convoglia le anime ed i tergicristalli
di assolate reliquie, nel non luogo del tuo sonno.
Vorrei pronunciare il tuo nome...anche nel delirio
dei miei versi...ma ho paura.Taccio. Guardo il fiume.
Tu non sei con me.Dove sei?Ti ho incontrata.
Ti ho perso?Il silenzio è un minuzioso metronomo.
Il dadaismo fatto gioco si condensa, si condensa.
Come lattice che incombe sulle discariche,
non resta che allontanarsi...

Continua...

3 commenti:

Elisa ha detto...

Continuo a ribadire il concetto: hai talento da vendere,Danilo. Dico sul serio. Questo frammento,poi, l'ho trovato addirittura migliore del componimento precedente.. Cambiando discorso, gadget del progetto dell'anno scorso? Di che si tratta,se posso chiedere in questa sede(anche se mi rendo conto che forse è la meno adatta)?
Un saluto,

Elisa

Collaboratori e Collaboratrici della Nuova Ricerca Calibrata, progetto artistico e culturale ha detto...

...Elisa grazie. Grazie davvero. Grazie di cuore. Troppo buona...
Il progetto, ma tu lo sai bene, è una sorta di idillio fatta concezione soggettiva ed arbitraria, e come nella migliore tradizione, ogni artista girovago ha sempre bisogno di un teatro. Anche all'aperto...anche in mezzo ai campi della Piana...

Huig de Groot ha detto...

Danilo sei sempre nei nostri cuori.
W il progetto, grande successo, apprezzato soprattutto dalla gente del ghetto. :-)

Ciao,
Peppe :-)